“Duettando”, un incontro di passioni, di storie, di vite
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“Duettando”, un incontro di passioni, di storie, di vite

“Duettando”, un incontro di passioni, di storie, di vite

“Duettando” è il prodotto di un incontro di passioni, di storie, di vite.
Nel 2016, infatti, le aquilane Luisa Capannolo e Stefania Ferella hanno incrociato le loro esperienze e i loro anni di insegnamento avviando  un progetto ambizioso, cioè quello di servirsi di un mestiere antico come la lavorazione dei metalli, per creare un’arte assolutamente contemporanea.

Luisa Capannolo e Stefania Ferella a lavoro nel loro laboratorio.

Hanno fatto sì che il ferro, un elemento pesante, duro, associato da sempre alla mascolinità, tra le loro mani divenisse il mezzo perfetto per raccontare di donne dalle forme delicate e raffinate.

Le sculture e i quadri vengono inoltre integrati con altri materiali poveri come il rame, l’ottone e il legno che sono prima lavorati e poi tagliati e ricomposti come se fossero dei mosaici.

Luisa Capannolo e Stefania Ferella a lavoro nel loro laboratorio.

L’intesa tra le due artiste è tale che nel loro laboratorio riescono a lavorare in perfetta sincronia, dall’elaborazione dell’opera alla sua messa in pratica.
E il risultato è un avvicendarsi di forme geometriche che creano eleganti silhouette che si lasciano attraversare dallo spazio, di fili sottili che incorniciano i volti espressivi, di colori brillanti che aggiungono personalità agli abiti e agli elementi naturali.

“Ironia 2” (73 x 59 cm)
TECNICA E MATERIALI: texturizzazione del legno, cesellatura, saldatura ossioacetilenica, ferro, legno, rame, colori all’anilina.
ANNO: 2019

Di fronte a queste opere, lo spettatore non può che essere rapito dalla complicità che lega le figure femminili che, strette tra di loro, sembrano quasi sussurrarsi un segreto.

“Amiche” (56 x 76 cm)
TECNICA E MATERIALI: texturizzazione del legno, cesellatura, saldatura ossioacetilenica, ferro, legno, rame, colori all’anilina.
ANNO: 2019

Dal 2018 Luisa Capannolo e Stefania Ferella hanno cominciato ad esporre le loro opere a Roma, ad Avezzano e a L’Aquila ed è proprio in quest’ultima città che, in occasione della mostra dal titolo “Percezioni tangibili” tenutasi presso lo spazio eventi della Libreria Colacchi durante la scorsa Perdonanza Celestiniana, noi le abbiamo conosciute e abbiamo chiesto loro di dedicarci un po’ di tempo per rispondere a qualche domanda.

“La Fonte”  (82x142cm)
TECNICA E MATERIALI: texturizzazione del legno, cesellatura, saldatura ossioacetilenica, ferro, ottone, rame, legno, tessere vitree, colori all’anilina.
ANNO: 2018

Come nasce la passione per la lavorazione dei metalli?
La passione per le tecniche di lavorazione dei metalli e la scelta dell’utilizzo degli stessi nelle nostre opere proviene da una cultura che si è formata attraverso il tempo.
Da amiche e colleghe, abbiamo deciso di condividere questa passione in un laboratorio che parla di noi.
Luisa, figlia d’arte, è cresciuta nel laboratorio del padre che lavorava i metalli creando sculture e pannelli sbalzati.
Stefania ha sviluppato nell’adolescenza la passione per il metallo e continua, da circa 40 anni a trasmetterla ai suoi allievi.

Luisa Capannolo e Stefania Ferella a lavoro nel loro laboratorio.

La lavorazione di questi materiali impone dei limiti nella messa in pratica delle idee?
Non ci siamo mai poste questa domanda.
Ciò dimostra che il tipo di materiale e le lavorazioni che eseguiamo per modellarlo, decorarlo e assemblarlo non limitano affatto il nostro modo di esprimerci.

Luisa Capannolo e Stefania Ferella a lavoro nel loro laboratorio.

Per realizzare le vostre opere da cosa traete ispirazione?
Dalla sensibilità femminile e dalle forme della natura.

Qual è il vostro soggetto preferito da rappresentare?
La donna.
La figura femminile è nella nostra interiorità, nei nostri ruoli (figlie, compagne, sorelle, amiche, insegnanti) e nel vissuto che ci appartiene (legami indissolubili: Luisa con la sorella, Stefania con le sue tre figlie).

“Egle” (70 x 90 cm)
TECNICHE E MATERIALI: forgiatura del ferro, saldatura ossiacetilenica, cesellatura e sbalzo, texturizzazione del legno, ferro, rame, colori all’anilina.
ANNO: 2019

Quanto tempo impiegate, mediamente, per realizzare un’opera?
Dipende dalle misure dell’opera e dalla minuziosità degli elementi decorativi.
Per un’opera di media grandezza, 50×70 cm, occorrono circa 100 ore di lavoro.

“Lia” (14×9,5x52cm)
TECNICA E MATERIALI: forgiatura del ferro, saldatura ossioacetilenica, ferro.
ANNO: 2018

Osservando la fisionomia dei soggetti, in particolare delle donne, torna in mente Modigliani; è giusto l’accostamento?
Non c’è giusto o sbagliato in questo contesto.
Ci piace pensare che ognuno possa, tramite le nostre opere, trovare la propria interpretazione e associazione.

Cosa vorreste che il pubblico notasse nei vostri lavori?
La minuziosità dei particolari e il connubio tra un materiale pesante e la nostra femminilità.

C’è un’opera alla quale siete particolarmente legate?
Tutte le opere sono parte di noi.
Sicuramente l’“Abbraccio” segna un periodo storico da cui non possiamo distaccarci e la consideriamo, per questo, l’opera prima.

“Abbraccio” (40x70x6cm)
TECNICA E MATERIALI: forgiatura del ferro, texturizzazione del legnio, saldatura ossioacetilenica, ferro, legno, colori all’anilina.
ANNO: 2018

In Italia e soprattutto nel nostro territorio come viene vista, secondo voi, l’arte femminile?
Anche in base alla nostra esperienza riteniamo che l’arte femminile abbia fatto grandi passi avanti; finalmente quella che veniva considerata appartenente al mondo maschile, oggi appartiene a molte donne artiste che danno vita a un’arte non convenzionale, donne libere di esprimersi senza doversi celare dietro alle arti minori a loro concesse nei secoli scorsi.

Luisa Capannolo e Stefania Ferella a lavoro nel loro laboratorio.

Quali sono i vostri progetti futuri?
Ce ne sono tanti.
Andare avanti sicuramente con nuove cose, mantenendo sempre questa tecnica di base, perché per noi il metallo è un qualcosa che ci prende in toto, proponendo però disegni diversi.
In progetto avevamo una mostra in Francia che doveva prendere il via il 7 novembre scorso, ma il Covid ci ha bloccato; abbiamo realizzato un’opera per una mostra collettiva dedicata ai tarocchi, ma anche questo evento è stato rimandato a tempi migliori.
Speriamo che per l’estate prossima si possa tornare ad una normalità e poter essere presenti all’evento “Sacro e profano” previsto per il periodo della Perdonanza con una mostra collettiva presso l’Emiciclo.

In attesa di tempi migliori che ci consentano di tornare a visitare musei e mostre d’arte, vi consigliamo di dare un’occhiata al sito www.duettando.it in cui sono raccolte le opere che Luisa Capannolo e Stefania Ferella hanno realizzato ed esposto durante questi anni.

A cura di Cinzia Damiani

Fonte: www.semisottolapietra.wordpress.com