DONNE, ARTIGIANE, ARTISTE: DA TEMPERA AL MUSA DI ROMA LE OPERE DI FERELLA E CAPANNOLO – virtuquotidiane.it
L’AQUILA – Artigiane e artiste. Verrebbe da dire “donne di ferro”. Sono Luisa Capannolo e Stefania Ferella, due aquilane che hanno voluto omaggiare la Giornata internazionale della donna con l’esposizione Donne, inaugurata oggi 8 marzo nel Museo degli Strumenti Musicali (Musa), all’interno dell’Auditorium Parco della Musica a Roma.
Nei prestigiosi spazi capitolini le due artiste aquilane esporranno, fino al 14 marzo, pannelli decorativi con soggetti femminili, sculture in ferro e legno, prototipi di anelli in alluminio, rame e argento. Il contrasto tra la lavorazione del metallo e queste due donne è più complesso di quanto sembrerebbe a prima vista.
Sarà un esordio: Capannolo e Ferella, infatti, nonostante l’esperienza trentennale nell’arte e nell’artigianato, espongono insieme per la prima volta, con il marchio del laboratorio artistico Duettando.
Un progetto nato per gioco solo un paio d’anni fa in un laboratorio nell’estrema periferia est dell’Aquila, a Tempera, e diventato oggi qualcosa di importante: “Da sempre lavoriamo il metallo – racconta con una punta d’orgoglio Stefania Ferella a Virtù Quotidiane – Luisa è figlia d’arte e io dopo aver frequentato l’istituto d’arte ne sono diventata insegnante. Entrambe, infatti, oggi insegniamo design dei metalli e oreficeria al Liceo Artistico di Avezzano”.
Dapprima colleghe, poi amiche e complici, hanno deciso di creare il laboratorio artistico Duettando, provando a condividere la loro arte, fatta di metallo, ottone, ferro, ma anche legno texturizzato, fino all’assemblaggio di più materiali.
“A Roma presenteremo la gran parte della nostra produzione, che riguarda l’immagine femminile – continua Stefania Ferella – abbiamo sempre partecipato in collettive separatamente, e per noi è emozionante fare questa prima assoluta in coppia”.
Creano da sempre manufatti di diverso genere. La collezione è costituita da sculture in ferro e legno, complementi d’arredo, gioielli, figure femminili che prendono forma tra fili e girelle di ferro, metalli cesellati e tagliati come se fossero carta, legni lavorati e fiori stilizzati: “Immerse in spazi indefiniti ed evanescenti, le donne sono le sole protagoniste di questa arte. Amiche, madri, compagne e donne solitarie, nelle loro diverse essenze, si muovono dolci sensuali e giocose tra opere di diversa natura”.
L’8 marzo a Roma, insieme alle opere frutto di mani sapienti e laboriose di due artiste abruzzesi.
Fonte: www.virtuquotidiane.it